Sei consapevole del tuo talento?

#alimentoiltalento

#Talento: per me è una dichiarazione di passione, e di volontà.

Desidero davvero che ogni persona possa godere del tempo e degli strumenti che le consentano di scoprire il proprio Talento. E manifestarlo, e inseguirlo, e coltivarlo… E farne il fulcro della propria vita e del proprio benessere.

Perché ognuno di noi, di Talento, ne ha ALMENO uno.

Ed è quel qualcosa che ti riesce bene nella maniera più naturale possibile, e che allo stesso tempo ti rende appagato nel farlo.

Contenuti, non solo parole!

Vado oltre le semplici definizioni. Per me definire il Talento secondo il sentire comune, come quell’abilità eccezionale, quel dono, quella dote che ci distingue dagli altri e ci fa eccellere in un’attività, è solo un punto di partenza.

E del resto dal genio un contributo di Talento me lo aspetto.

Quello che mi interessa davvero e che voglio comunicarti è che “ognuno di noi ha il suo Talento. O i suoi Talenti! E che essi non possono prescindere dalla pratica (per scoprirlo, per allenarlo, …!) e dalla consapevolezza (la conoscenza di sé).

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Talento al lavoro 😁!

  • Tu che pensi di essere una persona “ordinaria”, e che quindi vivi la tua vita, il lavoro, le relazioni sotto tono perché credi che solo così ti sia possibile,
  • tu che credi che oramai hai fatto il tuo tempo e non ti riconosci alcuna dote tangibile,
  • tu che guardi con invidia al giovanotto che vicino a te si dimostra così spavaldo in quella situazione…

Proprio tu! Devi solo applicarti un po’ più verso te stesso, ascoltarti e dare peso alle tue attitudini.


Non lo hai ancora riconosciuto, forse. Ma c’è, il tuo Talento. E probabilmente lo hai anche intercettato, quella volta che hai mostrato curiosità e genio nel fare quella cosa, e l’hai fatta davvero bene.
Sì, perché non esiste persona senza idee o capacità. I Talenti possono essere tanti e manifestarsi sotto diverse forme, non è necessariamente qualcosa di straordinario o avvalorato dalla giovane età.

No!

Il Talento è espressione di una forza creativa, un’energia che abbiamo tutti, sopita a volte.

Devi lavorare per riconoscerla e poi per svelarla e liberarla, così da favorirne una spontanea espressione. Da qui potrai coltivarla, allenarla, incanalarla nel tuo quotidiano, e il risultato non potrà che essere che sei dannatamente bravo, e la cosa ti realizza e rasserena a livello personale.

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Lavoro: necessità o espressione del tuo Talento?

Con le ultime generazioni abbiamo affrontato un cambiamento nell’approccio al lavoro che è epocale.
Da un lato, siamo testimoni di un nuovo comune sentire: il desiderio di migliorare lo standard familiare.

Chiunque di noi ha detto ALMENO UNA VOLTA “studio/lavoro per rendere fieri i miei genitori che non hanno avuto certe possibilità”, vero??

Così in molti ci misuriamo con l’esigenza di trovare un impiego che NON sia solamente un parcheggio, ma una sorta di missione utile tra l’altro a realizzare un nostro personale disegno. Per me, ad esempio, è decisamente così.
D’altra parte siamo anche nel mezzo di anni davvero difficili (di stretta economica, precarietà, …) che hanno determinato un ritardo ma allo stesso tempo anche la prepotenza con cui si sta diffondendo il concetto di Talento professionale.


Oggi?

Le Aziende sanno che riconoscere un Lavoratore che ha Talento, accaparrarselo, alimentarlo e fidelizzarlo contribuisce a migliorare le prestazioni della propria organizzazione e del business. E le più grandi ne hanno definitivamente fatto il “metodo” di selezione e sviluppo dei ruoli interni.

Il viaggio resta più lungo per le aziende più disarticolate (che danno valore ad altre logiche), ma la direzione oramai è presa.

Anche i Candidati/Lavoratori stanno realizzando quanto sia strategico questo tema, seppur in parte intrappolati nel vecchio schema. Ancora si fatica a pensare al Lavoro come espressione di ciò che ci piace da morire, e che ci viene cosi facile che lo facciamo meglio di altri. Siamo ancora oppressi dall’onere di lavorare per sostentarci (e d’altro canto di qualcosa dobbiamo pur campare…). E mentre facciamo i conti con la necessità, limitiamo la nostra realizzazione, blocchiamo i nostri interessi e non diamo importanza “professionale” alle nostre capacità particolari, alle attitudini, alle inclinazioni.

Eppure quanto più produttivi saremmo se potessimo fare un lavoro costruito sulle nostre abilità più spiccate? E quanto saremmo più soddisfatti? Con che facilità le useremmo! Non ci peserebbe lavorare e men che meno studiare per potenziarle! Un notevole risparmio per tutti. E non sarebbe anche più meritocratico?


La nuova sfida

Non ho dubbi che oggi saper riconoscere i Talenti e fidelizzarli verso un progetto in cui la loro abilità distintiva farà la differenza, sia la sfida decisiva che tutte le parti attive nel mercato del lavoro (Aziende e Lavoratori) debbano affrontare.

Perché il Talento aiuta a migliorarsi e superare la distanza tra domanda e offerta (e l’incomprensione! penso al turn over di alcune Aziende…).

Il Talento espresso genererà un volano positivo sull’ambiente di lavoro e l’intera organizzazione perché OGNI Talento troverà riconoscimento della propria “bravura” nel suo campo e trascinerà gli “altri”. E gli “altri” sapranno impegnarsi per un proprio miglioramento perché ispirati dal collega talentuoso.


Ma come riconoscere il nostro Talento professionale?

Su questo magari ci torneremo, ma intanto devi sapere da dove partire.

  • -> Innanzitutto individua l’attività/attitudine/abilità/predisposizione/comportamento/idea che ti fa sembrare tutto facile, tanto da renderti spontaneamente bravo.
  • -> Realizza che, in caso di problema, sai affrontare quella situazione con serenità e individuando agevolmente una Soluzione. Il tuo Talento VUOLE quel risultato e ti guiderà con creatività oltre l’inconveniente!
  • -> Realizza che è decisamente naturale e spontaneo per te aderire a quel progetto. Il tuo Talento è cosi focalizzato che non cerca la Motivazione all’esterno, ma solamente nella tua voglia di fare.
  • -> Realizza che quella materia/attività, oltre che facile, ti piace e ti interessa molto. Il tuo Talento ti fa fare cose che ti soddisfano ed appagano.
  • -> Realizza che quella capacità riesci ad applicarla a contesti e momenti diversi, adattandoti facilmente e con Flessibilità alle situazioni e ai gruppi di lavoro. Il tuo Talento ti rende fluido. E se è Talento, sai volgerlo a tuo favore di volta in volta.
  • -> Realizza che, senza nemmeno volerlo, senti una costante voglia di migliorarti in quella attività. Ecco che come professionista ti informi, studi e approfitti di ogni esperienza per acquisire una maggior competenza. Anche le tue scelte sono condizionate da questa spinta migliorativa. E’ il Talento!
Qualche esercitazione?

In conclusione, alle Aziende dico:

Fate di tutto per scoprire e valorizzare i Talenti, anche quelli che avete in casa. Perché la persona di Talento ha una bravura innata, cui si sommano una una focalizzazione al miglioramento e una propositività spiccate e che coltiva spontaneamente; e poi sa ispirare il gruppo e si affeziona a ciò che la appaga.

E ai Candidati:

Avete già individuato in cosa siete speciali?


ti lascio con Qualche Suggerimento di lettura sul Talento:

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Articolo aggiornato il 30 Maggio 2019 ore 22:00.

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Il Talento fa la differenza tra un lavoro e un lavoro "ben fatto". Ognuno ha una capacità particolare che gli consentirà di afferrmarsi. Cerca il tuo e promuovilo!
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