Un lavoro appagante…
Il lavoro è lavoro, e comporta tempo, impegno e fatica. È un dato di fatto.
Per quanto lo ami, non tutte le giornate sono facili, o positive, o piacevoli.
Tasks e obiettivi, scadenze, controlli, riunioni, lamentele e risoluzioni di problemi, per te e nella relazione con colleghi o collaboratori, … il tutto determina ALTI e bassi nelle prestazioni e nella motivazione.
Eppure hai il desiderio di svolgere il tutto nella maniera più appagante possibile!
E in questo momento di difficoltà e di emergenza subita, è più facile sperimentare stati di malessere psico-somatico, associati a malessere fisico. Le preoccupazioni mentali, legate alla salute e al lavoro, si aggiungono ad uno scorretto uso del corpo (costretto ad una sedentarietà coatta e a nuovi ritmi irregolari).
“Perché per una volta il mio lavoro non può essere semplice, rapido, lineare e senza intoppi?”
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Quante volte te lo sarai chiesto!
Vorresti concludere i tuoi compiti velocemente e senza errori. Desidereresti che nessun inconveniente (che magari non dipende nemmeno da te! 😱) si frapponesse tra te e un buon risultato lavorativo, un risultato positivo. E vorresti anche provare quel senso di godimento, quella tua personale soddisfazione che è data dalla consapevolezza che a quel buon risultato tu hai proprio contribuito! Se poi, in tutto ciò, arriva anche il riconoscimento e la celebrazione del tuo risultato in Azienda, e una ricompensa da parte del tuo capo, cosa desiderare di più? Se quel buon risultato, fosse anche appagante per te sarebbe certamente il massimo!
E invece, ecco che arriva il compito imprevisto che cambia i connotati alla tua agenda, e alla tua giornata… “Ma come?? Avevo previsto di fare delle cose e invece devo cambiare completamente le mie priorità… 😱 Arriva l’urgenza (“Wow, se non consegniamo entro stasera perdiamo la commessa!”😧). Può essere che tu abbia anche una “concitata” discussione per divergenza di opinioni con un collega (“Ecco, abbiamo discusso perché gli ho detto che io quella cosa la farei in maniera diversa. E adesso? Mi tiene il muso e si respira un clima teso qui dentro…”😠😡). Non parliamo, poi, dell’affaticamento, che può indurti all’errore 😞, o dell’attività che più di tutte odi, ma siccome fa parte del tuo mansionario, quando serve la devi svolgere 😤… E a ruota, fanno capolino la sopraffazione, lo stress, l’insoddisfazione, la stanchezza.
Quando queste sensazioni le provi sin dal momento in cui ti svegli la mattina e proseguono durante la giornata e nei giorni successivi, inevitabilmente vai in crash. Ti sembra di soffocare, di non riuscire a pensare e a fare nulla, senti che non riesci a recuperare energie. Neanche il giorno di pausa dal lavoro, o il fine settimana, riesce a procurarti un reale sollievo.
Ebbene, quando arrivi a questo punto, è necessario affrontare la questione prima che sfoci in problemi più seri e di natura sindromica.
§ Essere produttivi dà alle persone un senso di soddisfazione e di appagamento che l’ozio non può dare
Zig Ziglar
C’è un modo per non stressare le tue risorse (mente, creatività, talento) e migliorare la “relazione col tuo amato lavoro”?
La buona notizia è che ce n’è più di uno! E dato che il tuo lavoro ti piace, si tratta di attuare solo delle piccole accortezze, dei trucchi per vivere la giornata lavorativa nel giusto equilibrio tra impegno e leggerezza. Ne guadagnerai in produttività e serenità, e nel complesso renderai il tuo lavoro un’esperienza più piacevole e appagante.
Spesso la sensazione di mancata gratificazione inizia da uno stile di vita insostenibile e da cattive abitudini. Se ci aggiungi anche turni ed ambienti di lavoro negativi, la frittata è fatta. Devi decidere di agire, ad iniziare da tutto ciò che dipende da te.
1. La mattina ha l’oro in bocca e Pensa positivo!
Non sono solo dei vecchi modi di dire! La mattina, da quando suona la sveglia e ti alzi dal letto, passando per il momento della colazione, e fino al viaggio che ti accompagna sul posto di lavoro, ha il grande potere di stimolare e darti energia.
E se lì per lì ti sembra ristoratore attardarti qualche minuto in più nel letto, pensa invece allo stress che accumuli quando poi ti devi alzare di corsa perché hai temporeggiato, e adesso hai i minuti contati…
Dunque non sottovalutare il beneficio che puoi ricavare dallo svegliarti qualche minuto prima, ed avere il tempo di poter fare tutto “con calma” (che al lavoro, poi, ci sarà da correre! Vuoi iniziare prima del tempo??). In questo momento della giornata, concedendoti qualche minuto per te e per la tua famiglia, davanti a una bella colazione rilassante, ti stai facendo una coccola e caricandoti di energia positiva per la giornata. Migliorerai sicuramente il tuo umore che, al contrario, non appagheresti se sei in lotta col traffico, con “qualcosa di a mala pena commestibile” in bocca per colazione, e in perenne ritardo!
Ed anzi, approfitta del viaggio verso il posto di lavoro! Un po’ di musica, la tua lettura preferita, o le ultime notizie per restare aggiornato, una breve passeggiata o due chiacchiere con un amico, tutto ciò ti ben disporrà per affrontare con motivazione e buon umore la tua nuova giornata. E arrivare al lavoro di buon umore può fare miracoli per iniziare il lavoro con più grinta e proseguire con maggior rapidità, e nel gestire problemi o delusioni inaspettate.
2. Prenditi le tue pause
Prenditi la tua pausa, durante il turno! E non trascorrerla alla scrivania o sul posto di lavoro.
Ti sarà più semplice NONO imbatterti nella tentazione di sbirciare le attività sospese (quella mail non letta, quella vite che ti manca di avvitare, …). E sarà più semplice riposarti davvero.
E durante la pausa fai quello che ti ristora di più, che ti rinvigorisce.
Uno spuntino? Due passi all’aperto? O un po’ di stretching 😊? (Non sottovalutare il tuo benessere psicofisico!) Oppure vai a trovare un collega per organizzare il vostro passatempo condiviso? La playlist delle tue canzoni preferite?
Tutto ciò che ti possa far staccare la mente dal tuo lavoro, può rinvigorirti e renderti più produttivo quando riprenderai a lavorare.
Ovviamente NON saltare la pausa pranzo. Anche se hai poco tempo, cerca di goderti un pasto (e un momento) che compensi le energie spese e che ti ricarichi per quelle che dovrai ancora usare. La pausa pranzo svolge un ruolo chiave su concentrazione, umore, e una gran quantità di soft skills (come capacità di attenzione, creatività, problem solving e gestione dello stress).
E’ importante…
… anche rispettare le proprie energie. Al di là delle pause regolamentate, tieni conto che ognuno può avere dei momenti o dei periodi negativi, di maggior stanchezza o scarsa lucidità. Spesso idealmente si dice che i propri problemi (personali, familiari, …) non devono entrare sul posto di lavoro, ma ciò è impossibile in senso assoluto. Esistono problemi più o meno significativi, e sensibilità diverse.
Se stai passando il tuo momento-NO, pianificare grandi progetti proprio adesso può voler dire FALLIMENTO.
Se puoi, rimanda le attività che richiedono maggior impegno a un momento migliore, e magari impiega questo per svolgere mansioni facili. Quelle monotone o ripetitive che in altri momenti ti sarebbero tanto antipatiche, ecco, ora potrebbe essere il momento buono di togliertele.
Considera che spesso interrompere oggi per riprendere domani può darti un vantaggio. Non solo sei a mente fresca, ma nel frattempo hai razionalizzato una soluzione più efficace al problema che hai lasciato in sospeso. E, inoltre, l’indomani il lavoro non dovrai riiniziarlo da capo, giusto?
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3. Pianifica le cose da fare e quelle da NON fare
Spesso lo stress ce lo creiamo da soli, programmando una lista di attività anche troppo lunga. Ok lavorare per obiettivi, ok volersi riempire la giornata di stimoli, ma quando si arriva all’eccesso, il FALLIMENTO (e la conseguente insoddisfazione) è dietro l’angolo.
Quindi pianifica le attività, dai loro delle priorità.
Prova a suddividile per temi, nelle diverse fasce orarie e giornate: “oggi mi occupo di questo, domani di quest’altro,…”. Il mondo del lavoro di oggi ci impone il multitasking, che è fonte di grande grinta e stimolo sul lavoro. Ma se un’attività richiede una concentrazione maggiore non c’è dubbio che focalizzarti su quella fino a che non l’hai completata, ti renderà più facile e rapido il lavoro.
Diversifica (e alterna) tra attività più complesse e attività più semplici. Iniziando con il compito più difficile, ti levi il pensiero e approfitti della maggior energia data dalla tua freschezza; e il resto della giornata ti sembrerà una passeggiata.
Non pretendere di fare TROPPO, e alla fine della giornata premiati! Un caffè con gli amici, una compera, … Te lo sei meritato.
Ma poi è davvero TUTTO DA FARE quello che elenchi nella tua agenda? Magari trovi cose poco importanti, situazioni che si sistemano da sole, o attività delegabili e condivisibili con il collega. Quindi analizza: puoi togliere qualcosa? Puoi dire “NO” a qualcos’altro? C’è qualcosa che anzi alla fine risulta “da NON fare” (fatica risparmiata, no!)?
E per i compiti difficili chiedi aiuto. Spiegando al tuo capo la tua difficoltà, potrete trovare una soluzione che potrà essere il coworking (lavorare insieme a un collega) o il work exchange (tu e il tuo collega vi scambiate i compiti, e le preoccupazioni 😊).
E se è un tuo collega ad ESSERE IN DIFFICOLTÀ? Proponiti di aiutarlo, ciò migliorerà il tuo livello di energia, e ti consentirà di rifiatare con una piccola pausa dal tuo lavoro.
In questo meccanismo di condivisione, sono dell’idea che contribuirai decisamente a migliorare le relazioni interne. La collaborazione, infatti, alleggerisce il clima lavorativo, anche se il lavoro che fai è intrinsecamente stressante…
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4. E se il giovedì fosse il nuovo venerdì? E tu, riesci a ricaricare le batterie nel fine settimana?
Se puoi, NON vivere i giorni della settimana come se fossero dei macigni. “Il lunedì, oddio è SOLO lunedì, il martedì, è ANCORA martedì, …” e così via.
Prova a interrompere la routine lavorativa con un’attività extralavorativa entusiasmante (uno sport, una passione artistica o altro), e prova a collocarla a metà settimana, subito dopo l’orario di lavoro.
L’idea di interrompere i pensieri e il tram tram lavorativi, ricavandoti del tempo prezioso per coltivare le tue passioni e scaricando la tensione con un’altra attività energizzante 😊, può renderti più produttivo e spronarti a velocizzare il tuo lavoro.
E se nel fine settimana non lavori, usa questi giorni saggiamente, in base a quanto è stata dura la settimana, e quanto impegnativa sarà la prossima.
Gli impegni di lavoro possono averti affaticato, abbassato il morale o intorpidito la tua creatività. Nel fine settimana dunque cambia aria! Letteralmente!
Attività casalinghe, attività all’aria aperta, attività sociali sono le migliori cure per ogni stress da lavoro. Purché non si parli di lavoro, ovviamente!
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5. Il perfezionismo che storpia!
Quando svolgi le tue attività, evita la leziosità (salvo che non sia veramente necessario), perché ti può rallentare, oltre che calare in un’eterna insicurezza (non sei mai sicuro di aver fatto le cose correttamente,e le riguardi, e le modifichi, più e più volte!).
E se ti sembra che una cosa sia troppo complicata, chiediti se ci sono modi più semplici per farla, magari col supporto di altre figure/funzioni all’interno del tuo posto di lavoro. Semplifica quanto più possibile tutti i processi (decisionale, di comunicazione, …) e i passaggi del tuo lavoro.
Pensa alle mail. Quante ne apri e leggi, e poi le accantoni per tornarci sopra successivamente (ma intanto ci hai perso tempo e concentrazione più volte)? E quante ne mandi/ricevi ma solo come risposte parziali, e anche lì poi devi tornarci sopra in scambi infiniti di integrazioni/chiarimenti? Quante ne riscrivi di esattamente uguali (e magari basta un copia/incolla da modello, o un’impostazione automatizzata)?
Pensa a tutto questo: pensi di saper lavorare con furbizia?
Se c’è qualcosa che puoi migliorare, ne trarrai benefici in termini di tempo e produttività. E non ti sembrerà di essere sempre in affanno.
In fin dei conti, se ci pensi, molti elementi di disturbo alla tua gratificazione professionale puoi provare a controllarli, o eliminarli. Partendo dal metodo e passando per la cura di te stesso e del tuo umore, che va ad agire sulla tua motivazione.
In ogni caso, indipendentemente dal tuo orario e carico di lavoro, se il tuo lavoro ti piace e saprai organizzarlo ricavandoti anche delle piccole opportunità di relax durante la tua giornata, e se presterai attenzione a ciò che mantiene alto il tuo morale e ti dà serenità, potrai davvero riuscire a vivere il tuo lavoro in maniera più appagante.
Ci vuoi provare?
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Articolo aggiornato il 29 Aprile alle 10:40.
Articolo interessante e reale per me, perlome per la maggior parte dei punti. Il problema più grande che ho nel mio lavoro sono i 160 km giornalieri e le 2 ore 1/2 di viaggio che ogni giorno perdo per il trasferimento da casa / lavoro, lavoro / casa. Considerando che mi alzo alle 5:00 della mattina e ritorno a casa (quando va bene alle 18:30 / 19:00. Mi piacerebbe fare attività ma stando molte ore fuori quando torno a casa desidero stare con i miei figli.
Comunque Complimenti!
No, Complimenti a lei! La dedizione che profonde nel suo lavoro emerge chiaramente dall’impegnativo pendolarismo che sostiene ogni giorno.
Il pendolarismo è sicuramente uno degli aspetti più critici di un impiego, spesso ostracizzato dalle aziende, a volte vissuto come un peso dai lavoratori. Ed ecco perché è anche un indicatore importante della soddisfazione e della passione con cui si vive il proprio incarico. E le testimonianze da cui nasce l’articolo, lo propongono “coraggiosamente” come un momento del quotidiano da godere, e non da subire.
Non è facile, e il tempo che va via non si recupera, ma finché chi come lei avrà passione e sarà soddisfatto di ciò che fa, e magari userà il tempo di viaggio per ricaricare le pile (mentali e fisiche), il viaggio lo sosterrà di buon grado.
E poi, cosa c’è di più appagante della famiglia che ti attende a casa? Non è d’obbligo riempirsi di attività, basta godere intensamente di quelle (anche poche) che si fanno.
In bocca al lupo per il suo futuro!