Cv efficace

Abbiamo già visto cos’è, a cosa serve e come si struttura un Curriculum Vitae.

Abbiamo ben chiaro che presentare il nostro Cv è la prima, irrinunciabile fase con cui ci proponiamo, e descriviamo, a un possibile datore di lavoro.
E che…

“Autorizzo il trattamento dei dati personali, ma se vuoi usare il CV per incartare il pesce, puoi lasciare la parte non scritta all’esterno?”
(Cit. ideexscrittori, Twitter)


… solo dopo la lettura e valutazione di questa nostra biografia professionale accederemo al colloquio, dove il selezionatore vorrà trovare conferme a quanto letto, in funzione di quello che cerca e che ha intenzione di assumere. 

E sappiamo che in quel momento abbiamo finalmente l’opportunità di presentarci e di giocarci le nostre carte per dimostrare che siamo il candidato giusto per quella posizione.


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È perfettamente chiaro che la valutazione del Cv è un collo di bottiglia e bisogna affrontarlo con strategia per rendere il curriculum efficace, più degli altri!!!


L’obiettivo è: colpire il selezionatore e incuriosirlo a tal punto che la convocazione al colloquio sia matematica*.

* Puoi puntare a questo obiettivo applicando alcune accortezze alla sua scrittura.


Senza illuderti, sappi che il tuo Cv dovrà superare un primo filtro. Ovvero l’attinenza del tuo profilo all’ambito aziendale. Se ti proponi a un’azienda in maniera spontanea, la prima cosa che l’azienda verificherà della tua storia professionale, è che quello che sai fare sia “utile al suo business”, subito o nell’immediato futuro.
D’altro canto se il tuo Cv arriva in risposta a un job posting o una vacancy che l’azienda ha appena aperto e reso nota, il tuo Cv dev’essere calzante con la ricerca in corso.

Perché anche se ben scritto, un Cv che 🔰 arriva al momento sbagliato o che 🔰 non possiede le competenze minime richieste dall’annuncio o che 🔰 non ha alcuna relazione con l’organizzazione, NON PRODURRÀ EFFETTO.

In queste ipotesi è chiaro che nessuno dei tuoi sforzi sarà sufficiente a farti notare da quell’azienda.

Ma niente panico!

Dovrai pazientare, rivolgendo temporaneamente altrove la tua ricerca di lavoro.
E intanto guadagnerai tempo per intervenire su ciò di cui, invece, hai totale controllo: la qualità di un curriculum efficace


1. Il primo consiglio per il curriculum efficace è dunque FARLO ARRIVARE AL POSTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO!
E far sì che abbia ATTINENZA al contesto aziendale

  • se 🔰 ti proponi spontaneamente (perché quell’Azienda ti interessa proprio!), usa un Cv che si noti senza dubbio.
    Prova una forma creativa e arricchisci i contenuti con parole chiave o esperienze che capisci possano colpire il lettore.
    Tieni conto di esperienze “particolari” o vicinanze di settori, in base a informazioni sull’azienda che prenderai in tutti i modi possibili (iniziando col web).

Ad esempio leggendo il sito web aziendale, scopri che quell’Azienda partecipa spesso a fiere o ha un buon mercato estero: sottolineerai quanto ti piace viaggiare e la tua disponibilità a farlo per lavoro.
Magari racconta di qualche evento o fiera che tu stesso hai vissuto.

  • se invece 🔰 rispondi a un annuncio, fallo avendo ben capito qual è il ruolo da ricoprire, le caratteristiche del lavoro, le disponibilità ed esperienze richieste come necessarie.
    Proporsi per un ruolo lontano dai tuoi punti di forza e competenze dà diritto al selezionatore di escluderti dalla selezione.
    E se poi al colloquio viene fuori che “Non avevo capito”, o anche peggio “mi sono proposto più che altro per curiosità” oppure “si, avevo capito ma pensavo che questo aspetto fosse poco importante, o se ne potesse discutere, …” non hai usato la strategia vincente. Da selezionatrice ti direi che la cosa è antipatica e indisponente (e mi è successo purtroppo!), da candidata lo considererei un atteggiamento poco credibile e distruttivo.

2. Per scrivere un Curriculum efficace servono anche CHIAREZZA e COMPLETEZZA dei dati

Non dimenticare 🔰 numero di telefono, certamente il numero mobile per dare il senso di una tua immediata raggiungibilità.
🔰 Non dimenticare di indicare una mail o altri riferimenti “social” utili per un contatto. Oggi i più usati (e richiesti) sono: Linkedin (se ce l’hai dimostri professionalità), Twitter (indice che ami tenerti informato), Skype ed Hangouts come sistemi di videocomunicazione chatting (alcuni colloqui conoscitivi si faranno in videoconf). Facebook Instagram non nascono con un obiettivo prettamente professionale, quindi non è necessario specificarli sul Cv. Ma ciò non significa che tu non possa avere un tuo profilo. Anzi, al contrario, non sottovalutare il valore “comunicativo e di marketing” che questi canali di connection possono avere!

Ricorda però! I social sono un’arma a doppio taglio: se li hai e li comunichi, devi dimostrare di usarli, e se li usi devi essere responsabile di ciò che condividi e posti.


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Non dimenticare la 🔰 data di nascita, soprattutto se rientri in fasce d’età preferite.
Non dimenticare il 🔰 luogo di residenza ed eventuale domicilio alternativo. Se sei disponibile alla mobilità, e anzi punti a trasferirti in altra zona, inserisci un indirizzo di quella zona, indicandolo come domicilio. Se non ne hai uno, “inventalo“! È un dato che non verrà verificato, ma darà al selezionatore la tranquillità della tua stabilità.

Post Scriptum: durante il colloquio ovviamente ricorda di confermarlo, devi reggere il gioco o farai brutta figura!!!

Ahinoi la prossimità tra domicilio e sede lavorativa tutt’oggi ha un enorme peso nelle decisioni di assumere, nelle PMI italiane. E il fatto di sostenere uno spostamento genera molte preoccupazioni sulla continuità che il lavoratore può dare. Senza contare che eventuali costi da sostenere non sono mai merce di scambio in una trattativa per un lavoro.
Tienine conto.


3. La VALUE PROPOSITION, ovvero il tuo MANIFESTO

Dopo l’anagrafica è suggeribile inserire un breve paragrafo di presentazione: poche righe che riepilogano chi seiquali ruoli vorrai ricoprire e quali valori puoi portare.
Una specie di tuo manifesto che sottolinea per parole chiave i contenuti di te. Messo qui, all’inizio del Cv, in prima pagina, sarà certamente letto e considerato (l’attenzione nella lettura in genere cala con la lunghezza del testo, ecco perché questo paragrafo è preferibile posizionarlo qui piuttosto che alla fine del Cv).

Alcuni format Cv non prevedono questa parte, ma se usi un documento di testo non avrai difficoltà a inserirla.


4. ESPERIENZE e FORMAZIONE, cosa prima e cosa dopo?

Se rispondi a un annuncio in cui si chiede un certo titolo di studio, e magari proprio quel corso di specializzazione che hai fatto anche tu, 🔰 scegli di mettere prima (in evidenza) il percorso formativo.
🔰 Quando invece i tuoi studi NON hanno attinenza con l’annuncio, ma ce l’hanno invece le tue esperienze, e i ruoli ricoperti nei lavori fatti, scegli di anticipare (in evidenza) proprio le esperienze (magari con un bel titolo in grassetto).
🔰 Se sei ancora “giovane” e quindi con poche esperienze professionali, ma hai investito molto nella tua formazione, renderai il tuo curriculum efficace se metterai prima questo campo.

Suggerimento! 

🔰 Nel tuo Cv trova uno spazio ad ogni corso fatto.
A mio parere è utile segnalare “ogni attività formativa su cui hai investito il tuo tempo per imparare qualcosa che per te è importante”.
Sottolinea che sei una persona che non smette mai di aggiornarsi e imparare.

Ma Attenzione!

🔰 Scegli la giusta posizione.
Bene in evidenza o in posizione/pagina secondaria, tra le attività formative oppure tra le ALTRE attività, … Ogni informazione relativa ai tuoi studi sia nella posizione più giusta, quella più allineata e che la valorizza di più, rispetto al profilo o al tipo di azienda.
I corsi relativi a competenze non immediatamente spendibili nel lavoro per il quale ti candidi, è meglio inserirli nella parte finale del CV, non devi per forza dimenticarli ma puoi inserirli tra passioni ed interessi.

Proviamo con un piccolo esercizio.

Ti stai candidando per un ruolo da MAGAZZINIERE.
Da poco ti sei aggiornato sulla conduzione dei carrelli elevatori, ottenendo l’abilitazione all’uso del muletto. Ma sei anche un intenditore di vini e hai sostenuto un impegnativo corso da sommelier.

Quale dei due corsi NON deve assolutamente mancare nel tuo curriculum efficace, ben in evidenza nella sezione formativa?
E quale puoi invece trascurare, oppure inserirlo tra gli Hobbies???

La risposta la trovi in fondo alla pagina 😂1

✒ ✒ ✒ Se i corsi che hai fatto sono davvero tanti ed eterogenei, fai una scelta: inserisci quelli più significativi per il ruolo per il quale concorri e per te, e ricordati di usare sintesi.

Per quanto mi riguarda preferisco prima leggere le esperienze, ma questo è un mio gusto personale.


5. Esperienze lavorative: per un curriculum efficace bisogna renderle interessanti

Puoi scegliere se elencarle in senso cronologico o anticronologico. Anche qui una scelta di stile che va pensata per rendere il curriculum efficace.
Dalla mia esperienza, se sei all’inizio della carriera e hai ancora poche cose da dire, la forma cronologica è la più fruibile. Se invece hai molte esperienze da indicare forse è più significativo partire dalla più recente e andare a ritroso. Tieni conto che le esperienze che interessano di più ai selezionatori sono le ultime, piuttosto che quelle all’inizio della carriera.

Quello che hai fatto molti anni fa e su cui non ti sei più aggiornato, perché poi nella vita hai fatto tutt’altro, difficilmente avrà una grande rilevanza.

Non l’avrà di certo sulle skills tecniche. Ma un’esperienza “antica” può tornare invece utile dal punto di vista delle soft skills. In tal caso un posticino nel Cv è ben accetto, purché ti ricordi di com’è andata e le sappia raccontare. Sennò, togli!

Post Scriptum: E’ pacifico che per alcune mansioni, l’averle svolte molto tempo fa senza tenere aggiornate le competenze (anche tecnologiche) o le nozioni necessarie al loro svolgimento, è come non averle mai fatte. Pensa alla contabilità, a un programma informatico, o al far funzionare un macchinario Hai perso la mano o hai lavorato su tecnologie superate. Non avere la presunzione che ti “basta un attimo per riprenderti”, con le tecnologie di oggi NON E’ COSI’!!!


Un Curriculum, tante esperienze: può essere un curriculum efficace?

  • 🔰 Se hai già ricoperto il ruolo per il quale ti candidi ma NON è la tua esperienza più recente (eppure hai pratica, e potresti ricoprirlo già da domani in autonomia),
  • oppure 🔰 se hai fatto molti lavori diversi nel tempo,
  • o ancora 🔰 se hai dei “buchi” temporali nel tuo percorso (periodi di inattività),

puoi scegliere il Cv dal formato tematico: raccogli le esperienze per aree tematiche affini e scegli di anticipare la lettura dell’area tematica più funzionale alla candidatura.

Anche qui vale il principio dell’equilibrio: le informazioni che darai devono essere veritierechiare e complete ma sintetiche. Fai uso di parole chiave che rinviano a specifiche caratteristiche o abilità o competenze. E anche nella forma (font, titoli, uso di neretto, colori o sottolineature, elenchi puntati e a capo riga, …) personalizza e rendi facile la lettura.


6. Competenze tecniche, informatiche e linguistiche       

Questo tipo di competenze sono molto richieste, dunque l’invito è ad arricchire il proprio Cv (anche come investimento personale) con corsi che possano abilitare all’uso del pc o di qualche software gestionale (i più richiesti sono gestionali di magazzino o amministrativi), saper con sicurezza smanettare su posta elettronica e pacchetto Office è d’obbligo (Word senza problemi; Excell possibilmente avanzato almeno con formule, grafici e tabelle pivot).

Per le lingue una conoscenza concretamente tracciabile è preferita a una certificazione solo scolastica.
Al giorno d’oggi le accortezze per “fare pratica” almeno dell’Inglese sono tante, oltre ai corsi di lingue: dai viaggi-studio alla lettura di siti web esteri d’informazione o altro, fino a youtube… lettura, comprensione e speaking almeno autonomi sono d’obbligo.

L’invito è ad indicare anche eventuali strumenti di lavoro/macchinari noti o patentini conseguiti, se funzionali alla candidatura.


7. Competenze personali e organizzative – interessi extralavorativi o hobbies

Dato che il curriculum efficace deve dire chi siamo, questa parte è importante tanto quanto le precedenti, perché tra l’altro è quella in cui emergeranno le tue competenze TRASVERSALI.

Un buon elenco ce lo propone il centro studi di Almalaurea (LEGGI LO STUDIO QUI).

Il mondo del lavoro oggi sempre più cerca collaboratori che oltre alla tecnica abbiano anche delle caratteristiche personali ben determinate, spiccate e in linea con le dinamiche del lavoro più delicate: persone smart, flessibili, capaci di adattarsi, ragionare e dare una propria soluzione; capaci di fare più cose insieme senza andare in confusione; di ascoltare e seguire le istruzioni ma anche di saper accogliere e gestire una delega; persone collaborative, che perorano la causa aziendale e, se hai ambizione di crescere nel tempo, che siano disponibili a prendersi le responsabilità, anche nella sconfitta.

In questa parte finale del Cv deve venire fuori chi sei tu, tra queste doti.

Possibilmente usando termini che oggi fanno più presa: progetto, problem solving, professionale/professionalità, conoscenza, esperienza, team, capacità.

Alla base c’è evidentemente un’analisi e presa di coscienza di te, dei tuoi punti di forza e delle aree migliorabili, dei tuoi valori ma anche delle ambizioni ed obiettivi che vuoi/puoi porti.

Pensa al tuo personal branding, medialo con la posizione che ti interessa e per la quale ti stai proponendo

– l’azienda dove potresti andare a lavorare può corrispondere al tuo disegno? E tu al loro? –

e usa anche questa parte per sottolineare con furbizia e con concetti chiave quello che sEi, oltre a quello che sAi.

Non hai ALCUNE di queste caratteristiche? Calca la mano su quelle che hai! 
Non hai NESSUNA di queste caratteristiche? Devi assolutamente rimediare!

sappi che ogni aspetto caratteriale (sia anche il più spigoloso) può essere modulato con l’allenamento, umiltà e consapevolezza. Diversamente finirai per subìre il mercato del lavoro intorno a te, e le tue scelte saranno più limitate. 

Ma anche in questa ipotesi potrai essere furbo: ad es. sei permalosissimo e non riesci a evitarlo? Non inseguire mansioni che prevedono un continuo confronto col gruppo.
Magari potresti essere un ottimo consulente, o un professionista.

Quanto agli interessi che coltivi nel tempo libero tieni conto della dimensione psicoattitudinale: interessi artistici/musicali sono ricercati in contesti e ruoli in cui si predilige la creatività; quelli sportivi in quei ruoli caratterizzati da determinazione, focalizzazione sul risultato e gioco di squadra.


Per concludere:

– non c’è un curriculum efficace unico e adatto a ogni situazione, ma esercitati a cambiarlo in base all’uso e all’obiettivo che ti stai dando in quel momento. Ciò vale per i contenuti da sottolineare, per l’ordine del testo e per la forma, anche estetica. Usa la creatività!

se hai account social che vuoi indicare, è una buona idea mettere direttamente il link per esteso, magari con collegamento ipertestuale (vuoi un esempio? eccolo qui 😉).

– se scegli un format online del Cv, ad es. l’Europass , ricorda di completare tutti i paragrafi del fac-simile. Non c’è nulla di più brutto che ricevere un Cv con le parti non svolte, finestre di testo vuote o dove addirittura viene lasciata la traccia del fac-simile “qui inserire le competenze informatiche” , “qui inserire le esperienze”, “qui inserire…” …

rileggi! Non deve sfuggire nemmeno un errore di battitura!

– datalo, e la data dev’essere sempre abbastanza aggiornata, così come aggiornate devono essere le informazioni che inserirai.

brevità e chiarezza: informazioni serie, comprensibili, e – suggerisco – non oltre le 2 pagine (massimo 3)!

– a mio avviso evita di inserire allegati (documenti personali, attestati, …) a meno che non ti vengano espressamente richiesti.

– inserisci sempre la dicitura relativa alla privacy (che di recente è stata anche aggiornata facendo riferimento alla nuova Normativa Europea GDPR) (LEGGI L’AGGIORNAMENTO NORMATIVO QUI).

– per completezza accompagna il Cv anche con una LETTERA DI PRESENTAZIONE. Ma che sia scritta BENE: leggi nel blog le proposte OK/KO!

Curriculum efficace
Lettera di Presentazione: un esempio maldestro 😕 – In “Il Curriculum Vitae”
lettera di presentazione
Lettera di Presentazione: un buon esempio (Primo Impiego) 😉 – In “Il Curriculum Vitae”

– se lo consegni a mano devi averne sempre una copia in più (mai chiedere al selezionatore di fare una fotocopia!)

– se lo fai circolare via mail o su web, il documento è preferibile sia immodificabile, o almeno un pdf.


1 La risposta all’esercizio proposto nel corso dell’articolo?

Ovviamente la risposta esatta è: ✅ inserire il corso per l’abilitazione all’uso del muletto con rilascio di patentino BEN IN EVIDENZA nella parte formativa.
Il corso da sommelier non è funzionale alla posizione di MAGAZZINIERE, puoi scegliere di omettere l’informazione oppure indicarla tra le passioni.

Personalmente a me piacerebbe leggerla! 

Articolo revisionato il 9 Agosto 2019 alle 18:00


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Come scrivere un Curriculum efficace
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Come scrivere un Curriculum efficace
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Il Curriculum #efficace: per convincere il selezionatore e darti accesso al colloquio, il tuo CV dev'essere scritto con chiarezza e cura dei dettagli. Esistono regole scritte e non, per far emergere il tuo Cv tra gli altri. In questo approfondimento ritroverai i paragrafi fondamentali e passo passo le informazioni che devono esservi contenute, oltre che qualche furbizia nella forma, che lo renda attrattivo e rispondente al tuo progetto. Vuoi comunicare te stesso come lavoratore e professionista? Leggi di più!
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