E se la Selezione fosse curata da un Recruiter d’Agenzia?
Complichiamo un po’ lo scenario e supponiamo che a occuparsi della Selezione sia un Recruiter che è consulente esterno dell’Azienda. Quindi quest’ultima incarica una struttura esterna per una prima intermediazione coi Candidati (parliamo di una società di servizi o consulenze aziendali, o ancora di un’Agenzia per il lavoro).
In queste ipotesi, non infrequenti, il Recruiter d’Agenzia “intermediario” assume il compito di:
- a) fare il filtro ai Cv e alle informazioni preliminari sulla ricerca;
- b) svolgere la prima valutazione degli stessi Cv,
- oltre che c) introdurti/sponsorizzarti al successivo HR d’Azienda e/o Titolare.
E’ facile comprendere che in questo tipo di Selezione, la relazione diventa più delicata, dato che a dover trovare l’accordo è un maggior numero di soggetti. E Tu stesso devi superare un maggior numero di step di valutazione…
Tutte le riflessioni fatte fino a questo momento (vedi i post precedenti Le Relazioni Pericolose e Nella testa del Recruiter d’Azienda 😉) varranno anche in questo caso. Ma più la catena di Selezione si allunga e più si dovranno usare accortezze, nel passare da una fase alla successiva.
In questi casi la relazione tra le parti è triangolare (Tu/Candidato–Azienda–Recruiter d’Agenzia), ma non equa. Il processo è oggetto di un vero e proprio Servizio HR fornito all’Azienda dall’intermediario/consulente, su espresso incarico. L’Azienda quindi è un Cliente e come tale determinerà fin dall’inizio le regole di ingaggio, insomma “cosa le serve” (il profilo da individuare, il motivo della necessità, come assumerà, i tempi…).
E’ un po’ come se le esigenze dell’Azienda venissero per prime. E tu, Candidato Ideale, fossi “colui che le risolverà un problema”
Non fraintendermi. Nella logica triangolare il Recruiter d’Agenzia DEVE tenere perfettamente conto anche delle tue esigenze, che sono altrettanto rilevanti per la Selezione, o il processo di “accoppiamento” Azienda-Candidato a un certo punto s’incepperebbe.
Non solo. In quanto Candidato, Tu hai l’assoluto DIRITTO di sapere tutto quello che serve prima di decidere se quella proposta lavorativa fa al caso tuo, o no. E il Recruiter, nel rispettare la tua disponibilità, ha il DOVERE di darti tutte le informazioni utili che ha.
E ancora. Il Recruiter d’Agenzia dovrà essere professionale e impeccabile, nell’intercettare per il suo Cliente il “Miglior Candidato” con quelle caratteristiche e che in quel momento è sulla piazza; ma dev’essere anche “consulente” nell’evidenziare all’Azienda quando le richieste sono “scollegate” dalla realtà: quel tipo di profilo non si trova e bisogna ritarare le aspettative su chi è disponibile, ma…
… mettiamola così: è chi genera la Domanda di Lavoro (ovvero le Aziende) a creare l’opportunità e a sostenere il costo del servizio reso dal Recruiter d’Agenzia; non l’Offerta (i Candidati Lavoratori). Per questo sarà chi mette mano al portafoglio ad avere più voce in capitolo sulle azioni del Recruiter d’Agenzia; ciò soprattutto a parità di competenze tra i Candidati.
Consiglio n. 3!
Lo scenario è chiaro.
Ma Tu, Candidato “potenzialmente” Ideale (che hai le caratteristiche richieste), lo sai che, nel darti priorità in un processo di Selezione inter-mediato, il Recruiter d’Agenzia su di te ripone delle aspettative??? Egli per prima cosa si aspetta che facciate strategia insieme. Lui non è solo quello che legge il tuo Cv, ma colui che lo avvalora e lo sponsorizza, perché è nel suo interesse soddisfare il suo Cliente grazie alle tue abilità. Ma poiché ciò vale per te e per tutti gli altri Candidati in concorrenza con te – tieni conto a livello motivazionale che potresti non essere l’unico Candidato “potenzialmente” Ideale!), – per risultare più efficace degli altri agli occhi del Recruiter d’Agenzia:
- sii disponibile 😉,
- trasferiscigli i tuoi punti di forza 💪, ma…
- … chiedi anche consigli sulle tue aree di miglioramento 👌,
- sii sincero, curioso ed empatico, 👀 e…
- … conquistati la sua fiducia
Così facendo riceverai empatia e lui sarà il tuo principale sponsor. Anzi stabilirete insieme la strategia da adottare di volta in volta. Ciò significa: definire insieme se quell’opportunità è DAVVERO adatta a te, in base alle tue competenze, aspettative e necessità. Non puoi offenderti se il Selezionatore ti dice che manchi di questa o quella caratteristica, anzi aspettati sincerità nella valutazione, perché potrai portarti a casa suggerimenti utili su cui lavorare, per una prossima volta.
Consiglio n. 4!
E perché un’Azienda si rivolge a un Recruiter d’Agenzia/Consulente ESTERNO?
I motivi possono essere davvero diversi:
- 1) complessità del profilo,
- 2) mancanza di tempo o di adeguati strumenti di recruiting da parte dell’Azienda Cliente (l’Azienda potrebbe non avere collaboratori interni preparati a fare Selezione; oppure si rende necessario sottoporre i Candidati a una specifica prova di abilità e l’Azienda non ha lo strumento per farlo da sé),
- 3) privacy (l’Azienda non vuole fare troppo clamore sulla ricerca),
- 4) oggettività della Selezione e dei feedback, ….
Per questo se il Recruiter d’Agenzia non può comunicarti subito qual è il suo Cliente, o se ti prospetta un percorso lungo e complesso, prendine atto e – lo dico nel tuo interesse – prestati agli sviluppi! A tempo debito avrai tutte le informazioni necessarie per prepararti adeguatamente a ogni fase della Selezione1.
Ergo, rispetta le regole del gioco. Piuttosto concorda proattivamente col Recruiter d’Agenzia modi e tempi di contatto.
1 D’altro canto, a mio modo di vedere, diffida delle agenzie/reclutatori che ti caricano in macchina per i colloqui senza dirti chi incontrerai. Rischi un colloquio a senso unico (perché non ti sei preparato) e che, forse, nemmeno ti interessa. Sono d’accordo che lavorare è necessario, ma fatti rispettare!
Consiglio n. 5!
L’agenda del Recruiter d’Agenzia è speculare a quella stabilita dal Cliente. Se il Cliente è veloce, le comunicazioni saranno veloci. Se il Cliente annulla o sospende la ricerca, le comunicazioni saranno lente e sporadiche, fino addirittura a dissolversi: sappi che ai Recruiter capita anche il Cliente che “sparisce”… Per quanto ti riguarda, potrebbe essere opportuno darti un tempo massimo di disponibilità, oltre il quale ragionevolmente non sei più disponibile per quella posizione, e condividerlo col Recruiter.
Ergo, con lui sii sincero e onesto, sulle tue necessità e aspettative, soprattutto se stai cercando attivamente e hai altre opportunità in vista! Ma sii anche realistico e… un po’ stratega (i tempi di selezione qualche volta puoi trattarli, soprattutto se stai seguendo più piste).
E attenzione! Se sei il Candidato Ideale e confermi al Recruiter d’Agenzia il tuo pieno interesse per quella Selezione, prenditi la responsabilità di portarla avanti col giusto impegno. Il che significa che dovrai essere capace di ricavarti i giusti tempi per i colloqui (vivendoli come un investimento su te stesso), oltre che corretto e trasparente col Selezionatore in ogni fase del processo. Anche nell’eventualità tu decida di rinunciare/ritirarti: comunicalo personalmente e immediatamente, dai la tua spiegazione. Non “sparire”. O non potrai stupirti se il Recruiter d’Agenzia “bidonato” non ti terrà più in considerazione… E sappi che le Agenzie ricordano i bidoni!!!
Consiglio n. 6!
D’altro canto, il Recruiter d’Agenzia risponde anche delle sue personali esigenze di business.
La Selezione è la sua professione e il suo obiettivo lavorativo (e di guadagno); segue più selezioni contemporaneamente e stabilisce i Clienti prioritari secondo logiche che tu non puoi sapere, ma che devi accettare. Trascurando l’ovvio (ovvero che il Recruiter d’Agenzia SIA TENUTO a usare comportamenti corretti, al rispetto e all’educazione verso i Candidati in Selezione), è anche giusto sottolineare che dato che egli NON lavora Pro Bono, e che nel suo mondo il suo tempo “è letteralmente denaro” (per soddisfare i suoi clienti “paganti”, pensa ogni giorno a quanti Cv riceve, e deve leggere, valutare, convocare, colloquiare, rileggere, inviare, discutere e mediare con l’Azienda, ……………… ) , è decisamente opportuno che tu instauri con lui una relazione fiduciaria di collaborazione.
Facciamo degli esempi. Il Recruiter d’Agenzia:
- Ti dice “Mi fa avere il suo Cv aggiornato?”, “Mi fa avere una presentazione dettagliata in cui spiega cosa sta cercando, per completare il Cv?”. Tu pensi: frase fatta… oppure l’ennesimo Cv? Magari lo avevi davvero già fornito qualche tempo fa, ma di fronte a questa richiesta non sbuffare, faglielo avere di nuovo, e al volo anche! —>>> vuol dire che quando lo avevi inviato la prima volta, non era interessante per le opportunità di lavoro di quel momento, ed era stato archiviato. Ora se il Recruiter d’Agenzia te lo richiede, significa che sta lavorando sul tuo profilo professionale, e che si sta muovendo qualcosa per la tua mansione. Fai in fretta: sei in corsa, non perdere l’occasione!
Il Recruiter d’Agenzia:
- Ti telefona e tu non rispondi, o non puoi trattenerti al telefono? Può succedere. Ma richiamalo appena puoi – non dopo una settimana o un mese, aspettandoti che lui si ricordi perché ti aveva cercato, e che la questione sia ancora aperta… —>>> vuol dire in quel momento doveva comunicare con te con urgenza, magari per dirti che ha un colloquio per te e chiede la tua disponibilità; oppure un suo Cliente è interessato al tuo Cv e necessita di un approfondimento. Se aspetti troppo a ricontattarlo, il Recruiter d’Agenzia probabilmente ha risolto diversamente (che, per farla breve, vuol dire: opportunità per qualcun’altro e il tuo Cv messo da parte, forse per il futuro – se prima o poi richiamerai…).
Hai letto l’annuncio, …
- Vuoi proporti ma il Recruiter d’Agenzia ti dice che per quel ruolo il tuo profilo non è calzante perchè manchi di questo o quel requisito? Prendine atto e non insistere polemicamente! —>>> La Selezione è un incastro perfetto di ingranaggi, tra dati tangibili e intangibili. Ma in breve il risultato è: “Questa persona è giusta davvero per il mio Cliente; e gli piacerà oppure no?”, questo è l’obiettivo del Recruiter.
Ci sono casi in cui tu sei inadatto fin dal Cv, perché è chiaro che non hai fatto le esperienze giuste a rafforzare le competenze espresse nell’annuncio; e in questo caso non hai proprio nulla a pretendere. In altri casi, il Recruiter può dirti che sei inadeguato subito dopo averti conosciuto. Può accadere: il Recruiter ha il compito di leggere tra le pieghe del tuo colloquio (comportamenti, atteggiamenti, frasi, osservazioni, domande opportune o meno, …). Forse ti sei giocato male l’incontro? O forse per quel profilo siete davvero tanti Candidati e tu sei sembrato meno convincente di altri? Magari è andata proprio così.
O magari stai imbattendoti in logiche di Selezione che vanno ancora oltre.
Devi sapere che la Selezione non si esaurisce in quello che è espressamente scritto negli annunci; e va anche oltre il colloquio brillante.
Ad es. può accadere che bisogna rispettare degli equilibri interni all’Azienda Cliente (di età o retribuzione); oppure l’Azienda ha un budget o un obbligo di collocamento per la nuova assunzione (esistono dei casi di collocamento mirato/obbligatorio); o ancora si richiede una disponibilità oraria e una flessibilità molto specifica, che alla fine non s’adatta con i tuoi impegni quotidiani (anche se tu affermi il contrario…); o ancora il titolare (o il diretto responsabile della persona che verrà assunta) ha un carattere particolare, o “richiede” che il futuro collaboratore abbia un carattere particolare. E al Recruiter viene chiesto di sondare determinate caratteristiche di personalità dei Candidati…
Ecco, molto probabilmente la tua Candidatura non soddisfa una di queste richieste – diciamo – extra-annuncio. E se non sei il Candidato Ideale, quello che l’Azienda ha in testa per il suo progetto di assunzione, beh non hai speranza, non ti crucciare, ti fermi qui…
E tieni conto che se la Selezione è svolta da un intermediario, le pretese dell’Azienda Cliente sono molto più alte: la logica del CANDIDATO “Più O MENO” RISPONDENTE, o quella del CANDIDATO DI BUONA VOLONTÀ, stai tranquillo che non bastano!
Ergo, rispetta il ruolo del Selezionatore-Intermediario-Orientatore. E rispetta i feedback, le consegne e le scadenze che lui ti darà. Se per questa Selezione non vai del tutto bene, e lo discuti “con serenità” insieme al Recruiter d’Agenzia, da lui otterrai priorità per il futuro, la migliore sponsorizzazione possibile nelle prossime Selezioni. E probabilmente per una di queste sarai proprio perfetto. E più soddisfatto.
Consiglio N. 7!
Concludo osservando che il Recruiter d’Agenzia, professionista e consulente per quella Selezione, è a tutti gli effetti un partner dell’Azienda che lo incarica. Per questo è chiamato “a fare un ottimo lavoro”, o l’Azienda difficilmente gli rinnoverà la fiducia in futuro con nuovi incarichi; nel settore dei Servizi HR del resto c’è tanta concorrenza.
Ergo, il Recruiter d’Agenzia vorrà presentare al suo Cliente i Candidati Migliori. Ma quali sono i migliori, secondo le Aziende oggi? Quelli che si distinguono per abilità, talento e personalità. Attento dunque a sviluppare e comunicare al meglio le tue SOFT skills. Attento al tuo comportamento in ogni fase della Selezione, e alla forma che userai (in comunicazione e in presenza)! La dialettica eccessivamente amicale col Recruiter (o eccessivamente polemica), l’assenza di grinta e di consapevolezza di fronte a domande sulle tue aspettative professionali, e la candidatura del tipo “passavo di qua per caso”, oggi non ti farebbero superare nemmeno il primo screening.
Del resto prova a metterti nei panni del Recruiter d’Agenzia.
Devi decidere di sponsorizzare una persona che sai che non corrisponde alle richieste dei tuoi Clienti, o che non piacerà (perchè tu i tuoi Clienti li conosci bene…). in quel momento (e tu li conosci bene, a sai anche quali atteggiamenti non gradiscono!). Se poi questa persona sminuisce del tutto il tuo ruolo di Selezionatore, e con te è superficiale o critico, tu che fai?
Torneremo presto a parlare del processo di Selezione attraverso Agenzia. Così ne saprai ancora di più! Aspettaci!